Racconti erotici gay.
In questo blog racconto le mie avventure, ma non solo, inserisco racconti di fantasia, e di pura invenzione, erotici, romantici, e goderecci, per evitare di far identificare le persone ometto luoghi ed età delle persone, ma per quanto riguarda le storie vere, sono disponibile ad aggiungere dettagli e particolari in forma privata se mi scriverete, ed anzi magari se mi contattate potete diventare protagonisiti di uno dei prossimi racconti. Mi raccomando non sparatevi troppe seghe con le mie storie.
Credo che sia capitato a tutti, di andare in un bagno, con gli orinatoi appesi al muro, spesso anzi questi luoghi "storici" sono stati teatro di molti incontri, alcuni di essi sembrano preposti
solo a questo.
Quello che mi è capitato venerdì scorso però è stato un puro caso, avevano aperto la biglietteria della multi sala prima del solito, e quindi sono entrato senza problemi, la mia sala era
l'ultima e prima di entrare ho deciso di andare in bagno, c'era già un ragazzotto, molto carino, credo pachistano, non ho chiesto certo la nazionalità, mi sono messo a fare pipi, ed ho notato un
suo rapido sguardo, al che anche io mi sono messo a guardare il suo, in questi casi ho sempre la paura e l'imbarazzo, di non essere sicuro, quindi ho cercato di far affluire più sangue possibile
verso la mia verga, e bene il giovane ha fatto lo stesso, entrambi ci siamo trovati imbarzortiti, al che gli ho fatto un gesto di intesa, che ha contraccambiato rapidamente.
Siamo entrati quindi in uno dei bagni dotati di porta, e non ho più resistito ho allungato la mano su quel cazzo, scuro e circonciso, bellissimo liscio e duro, anche lui ha fatto la stessa
cosa, ci siamo segati, il tempo era in effetti poco, io mi sono abbassato e gli ho fatto un pompino aiutandomi con la mano, è venuto quasi subito, era davvero in estasi, per fortuna che non c'era
nessuno in quell'orario, avrebbero sentito i suoi gemiti.
Gli ho fatto cenno, di abbassarsi, e di contraccambiare, ogni tanto sentivo i suoi denti, ma succhiava con gusto, in poco sono venuto anche io, ci siamo ricomposti e lui è uscito prima di
me, in quel momento ho sentito una voce, forse di un suo amico, che gli diceva "P. ma che stavi a fare", non mi aveva visto, ho sentito P. che gli diceva semplicemente "ero in bagno non ne potevo
più".
Andrò più spesso in quella multisala.